Sull'ipotesi di riforma della legge elettorale a doppio turno
Renzi in TV, ad “otto e mezzo”, ha dichiarato di voler “vedere” il bluff del
PDL! PDL e Grillo (B&G) da mesi osteggiano apertamente ogni riforma del Porcellum e vogliono
tornare al voto al più presto con l’amata legge porcata: non servono tecniche di smascheramento, l'attrazione fatale di B&G a difesa della porcata è palese. B&G sono divisi su tutto ma sulla difesa dell'attuale legge l'idem sentire e' granitico: la santa alleanza pro-percellum è ormai un dato di fatto
consolidato e ben collaudato, a maggior ragione ora che B. è in una situazione di debolezza su
vari fronti, non ultimo quello elettorale come dimostrano le elezioni a Trento
e Bolzano.
Non accetteranno mai di rivedere il Porcellum con il doppio turno,
anche perche' B. deve fronteggiare i governativi che in caso di elezioni
anticipate, se mai dovessero arrivare alla scissione, verranno emarginati grazie
alle liste bloccate. Il leader pentastellato dal canto suo deve mantenere sempre alto il livello dello scontro verso tutti, anche per
tenere a bada i suoi oppositori interni. Insomma tra i due sul proporzionale è
in atto da mesi un idillio, non v’è dubbio, come dimostra l'ennesima richiesta di elezioni immediate fatta capo dei Pentastellati durante il bliz al Senato!
Solo con la garanzia dell'attuale legge elettorale B. può
mantenere il controllo sulla nuova Forza Italia, anche fuori dal parlamento, e
magari liquidare i conti con Alfano &C in caso di elezioni a breve. E' una
questione di sopravvivenza e poi, come dice il prof. D'Alimonte, di fronte alla
prospettiva di perdere consensi tutti optano per mantenere lo status quo, sia per
avere più margini di manovra interni sia per mettere i bastoni tra le ruote ad
ogni soluzione chiara ed impedire che dalle urne esca un parlamento governabile.
Tutti puntano a gestire e sfruttare l'incertezza facendo leva
sull'ingovernabilità per i propri fini particolari, anche a costo di far
marcire la situazione e fomentare il caos!
In una fase di massima incertezza, per via delle dinamiche
interne, nessuno accetterà mai di subire l'incertezza di una riforma elettorale
che superi il Porcellum, tanto meno con l'introduzione del doppio turno, che
viene visto come il massimo dell'incertezza per il PDL, cioe' come il male
maggiore. La controprova sta nel dibattito alla commissione affari istituzionali
del Senato, dove nessun esponente PDL ha detto una sola parola per commentare
la proposta di revisione del Porcellum, a parte il relatore Bruno,
evidentemente per un ben preciso ordine di scuderia. Le liste bloccate del la
legge porcata, ovvero l’esclusiva delle nomine di deputati “fedeli” per
condizionare i futuri assetti politici, è l’ultima certezza a cui si può
aggrappare il Cav per cui non darà mail
il suo consenso ad una vera riforma.
Davvero buffa è la tesi esposta sul Corriere di domenica 27
ottobre da Galli della Loggia, a detta
del quale il PD e Renzi sarebbero "l’unico vero ostacolo" per una
riforma del Porcellum a doppio turno. Come se il Cav fosse il più convinto
bipolarista che c'è sul mercato e non invece il più irriducibile oppositore
(occulto) dell'unica soluzione che potrebbe garantire il bipolarismo, vale a
dire proprio il doppio turno. B. era bipolarista quando era quasi certo di
vincere, ora che è debole per via della fronda interna e inesorabilmente
incamminato sul viale del tramonto, ha nel cuore esclusivamente il proporzionale,
solo grazie al quale potrà sbarrare la strada a Renzi e lucrare
sull’ingovernabilità del parlamento per imporre altri governi di larghe intese.
Non ci vuole una gran scienza per
realizzare che oggi è molto più conveniente per lui il Porcellum e a maggior
ragione, in subordine, il Porcellino proporzionale, specie se dai sondaggi si
profilasse il rischio di una vittoria renziana anche al senato!