La Bindi fa bene a proporre il doppio
turno per l'attribuzione del premio di maggioranza, in alternativa
all'ennesima porcata travestita da modello "ispanico". Niente di
nuovo sotto il sole: la proposta di un sistema a turno unico, con
circoscrizioni di piccole dimensioni, soglia minima di sbarramento e
premio di maggioranza per chi supera il 40-45%, è un gioco delle
parti, un giro di valzer per lasciare le cose come stanno, un
tentativo maldestro di riproporre un Porcellum camuffato da
"iberico". In pratica, con l'annunciato "pillolato" in arrivo alla Commissione affari costituzionali del senato, si ritorna alla legge proporzionale
della prima repubblica, lievemente corretta.
A parole nella seconda repubblica sono
tutti per il bipolarismo, ma poi nei fatti perseguono scientemente
una legge proporzionale gattopardesca che obbligherà alle grandi
intese per sempre, evitando accuratamente il doppio turno, l'unico
sistema che può garantire una chiaro esito elettorale in un sistema
bipolare e, a maggior ragione, nell'attuale tripolarismo bloccato.
Quello che conta è strappare un modello di legge elettorale che
avvantaggi il più possibile la propria parte politica, che sia
funzionale agli interessi di bottega, alla faccia della
governabilità, della stabilità e della chiarezza del risultato
elettorale.
Il Porcellum poteva anche funzionare in
un assetto bipolare, ma in un sistema tri-polare il premio di
maggioranza senza soglia “minima” porta all’attuale impasse. Ma
anche un Porcellum riveduto e corretto, cioè con la soglia minima
per l’attribuzione del premio di governabilità, non può
funzionare per il semplice fatto che nessuno dei tre maggiori
contendenti è in grado di superarla. E’ una questione di
elementare calcolo logico e matematico, ma si sa in politica si può
sacrificare tranquillamente la logica e il buon senso sull’altare
degli interessi di fazione e a scapito di quelli generali. Ergo solo
con il ballottaggio si può uscire dal pantano suino e dalle sabbie
mobili proporzionali foriere di larghe intese per necessità.
Ma B. non vuole il doppio turno per
mera convenienza, perchè nel ballottaggio parte svantaggiato e
quindi si batte per un Porcellum camuffato, che gli consenta di
continuare ad essere determinante per la formazione del governo ed
obbligare quindi il capo dello stato a varare altre grandi intese ad
libitum. Il bello è che pure il movimento pentastrale si accoda al
Cavaliere, come fa da tempo Grillo quando si tratta di sistema
elettorale, mentre il PD dopo mesi di appoggio all'ipotesi Violante
si dimentica di depositare una proposta in tal senso e lo deve fare
la Bindi all'ultimo minuto, perche' la Finocchiaro scopre che il PDL
e' contrario al doppio turno. Sul NO al doppio turno si è
ricompattato il PDL, tra lealisti e governativi è di nuovo idillio.
E dire che il ministro delle riforme si era pure pronunciato per il
modello Violante. L'unica speranza resta il pronunciamento della
Consulta, ma se avrà il coraggio di cassare la parte essenziale
della legge e non di dare solo “consigli” al parlamento sulle
eventuali modifiche al Porcellum.
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