mercoledì 16 ottobre 2013

Ma i senatori sanno fare di conto?

Da settimane viene puntualmente rinviata la presentazione del famoso "pillolato", frutto della mediazione tra le varie proposte presentate al senato o fatte circolare come bozza, perche' evidentemente ritenuto impresentabile. Il lato comico della faccenda sta nel fatto che la proposta di "ispanico", scaturito dell'inciucio elettorale gattopardesco tra PD e PDL, equivale ad ritorno pari pari al sistema elettorale proporzionale della prima repubblica, ovvero indietro di "soli" 20 anni. L'ispanico infatti si "dimentica" di risolvere il problema che ha portato all'attuale paralisi al senato, vale a dire la frammentazione della rappresentanza che porta all'ingovernabilità o alle larghe intese: va da se che in un sistema tri-polare come l'attuale (PD + PDL + M5S) nessuno dei tre maggiori partiti/coalizioni, che si spartiscono oltre il 75% dei voti, riuscirà in un'unica tornata elettorale a superare la soglia del 40-45% per l'attribuzione del premio di maggioranza. Anzi con l’”ispanico” si passerebbe direttamente dalla padella alla brace, perchè anche la Camera si troverebbe nelle stesse condizioni di ingovernabilità dell’attuale Senato, in quanto priva di una maggioranza stabile e certa.


A meno che non venga introdotto il ballottaggio tra i due schieramenti maggiormente votati al primo turno, come propone la bozza Violante-D’Alimonte, nonchè il buon senso per la precedente considerazione logico/matematica. Lo capirebbe anche un ragazzino delle elementari, ma evidentemente il concetto fatica a far breccia tra i Senatori della Repubblica estensori dell’ennesima involontaria porcata. C’e’ da chiedersi, ma i relatori di questa genialiata, sanno fare di conto o ci prendono per i fondelli? Ultima notizia di oggi, ovvero come volevasi dimostrare: l' "ispanico" alla fine è stato rimesso nel cassetto, per evidente indecenza e intrinseca illogicità, immagino! Ma non è detto che i nostri eroi non ci riprovino con qualche altro gattopardo....

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