E' iniziato alla commissione Affari Costituzionali del Senato l'esame
delle proposte di riforma del Porcellum:
http://www.europaquotidiano.it/2013/09/05/primi-passi-per-la-legge-elettorale-ma-lobiettivo-e-la-norma-ponte/
due delle quali a firma PD. Purtroppo l'ipotesi di superare il
Porcellum resuscitando il Mattarellum, come vorrebbe una delle proposta
del PD, rischia di non risolve affatto il problema di fondo per due
ostacoli attualmente insormontabili: il tripolarismo bloccato assieme
alla frammentazione geografica a macchia di leopardo del consenso verso
le tre principali forze politiche, per cui potremmo avere una
distribuzione a tre dei collegi uninominali, ricascando nella situazione
attuale di instabilità. Le simulazioni fatte con i risultati delle
ultime elezioni hanno dimostrato che il Mattarellum potrebbe produrre
alla Camera un'ingovernabilita' come quella dell'attuale senato e quindi
la necessita' di grandi coalizioni a iosa. Insomma dalla padella del
Porcellum alla brace del Mattarellum!
Non ci sono santi: l'unica
soluzione razionale ed efficace sta nel "rinviare" il premio di
maggioranza al ballottaggio nazionale per convogliare il consenso
elettorale su un premio di governabilita' alla coalizione vincente,
soluzione che si puo' introdurre anche con semplici modifiche dell'attuale Porcellum (basta "spostare" l'attuale premio di maggioranza al II turno
tra le prime due coalizioni del primo turno che non hanno raggiunto la
soglia minima del 40-45%).
Ma anche con il recupero del Mattarellum si
puo' introdurre una soluzione analoga: basta trasformare il 25% di seggi
proporzionali in premio di maggioranza analogo a quello del sistema
elettorale delle regionali (il surplus di seggi al “listino” del
governatore vincente) ma con una differenza sostanziale: il premio
nazionale di "governabilita'" verrebbe attribuito al secondo turno, in
caso di mancato superamento della soglia minima del 40-45% al primo
turno da parte di un partito/coalizione, come prevede la bozza Violante.
Ancor meno comprensibile e' la seconda proposta targata PD "di
assegnare il premio di maggioranza (meno ampio di quello attuale) al
partito vincente piuttosto che alla coalizione". Ancora una volta ci
troveremmo nelle condizioni di attribuire un premio ad un partito con
meno di 1/3 o addirittura 1/4 dei voti, per di piu' di entità
insufficiente a raggiungere la maggioranza assoluta, ovverosia a
garantire la governabilità. Il nodo gordiano resta sempre il
tripolarismo; nessuna delle proposte PD di revisione del Porcellum
riesce a scioglierlo, ma tutte rischiano pure di renderlo ancor piu'
intricato.
Chiunque abbia un minimo di buon senso e razionalità non puo' che appoggiare il modello Violante, l'unico che è in grado di
garantire con il doppio turno nazionale la governabilità e nel contempo
la maggiore rappresentatività proporzionale con il primo turno,
altrimenti avremo ambigui governi di larghe intese a vita, tanto fragili
quanto litigiosi!
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